I nostri principi guida
I presupposti degli interventi condotti dai Centri dell'Area Ausili sono i seguenti:
L'approccio "in logica ICF"
La valutazione finalizzata alla proposta di ausili e delle soluzioni per l’autonomia si attua secondo un approccio globale, che prende in considerazione la persona, il contesto e le sue dinamiche, gli obbiettivi e le funzioni attese, il ruolo delle possibili soluzioni tecniche di ausilio. In questo approccio, le tradizionali valutazioni clinico-funzionali della persona con disabilità si sposano con le dimensioni che ICF definisce come "attività" e "partecipazione", esplorate in rapporto al contesto sociale, culturale ed economico in cui si colloca la persona. Ogni intervento legato agli ausili è, e deve essere, fortemente personalizzato.
L'indipendenza da interessi commerciali
E’ il concetto che sta alla base dell’esistenza stessa dei Centri ausili, condiviso a livello europeo: la valutazione ausili deve essere "super partes", ovvero: chi effettua la proposta degli ausili deve fare riferimento al panorama dei dispositivi presenti sul mercato in modo del tutto libero da condizionamenti legati alla fornitura degli stessi. I centri dell’Area Ausili sono indipendenti e forniscono ai professionisti dei servizi ed alle persone con disabilità unicamente un apporto di competenze specializzate di tipo tecnico e metodologico, oltre ad un’ampia disponibilità di ausili e soluzioni per prove e verifiche su campo.
L’informazione non basta: il ruolo centrale della valutazione
La proposta di ausili, specie in casi complessi, non può essere effettuata sulla base di informazioni astratte o consultando una banca dati, ma perché sia efficace è necessaria una valutazione adeguata. Questo significa condurre un’attenta e competente analisi dei bisogni, delle potenzialità e degli obbiettivi della persona e del suo contesto di vita; in qualche modo si potrebbe dire che la valutazione ausili comporti una capacità di effettuare "diagnosi e una prognosi” della persona e della sua situazione di vita, prima e dopo la proposta degli ausili. E’ inoltre necessario poter provare gli ausili, per verificare dal vivo la reale proponibilità prima di procedere alla prescrizione o all’acquisto. La valutazione è perciò un momento di importanza decisiva, che viene svolto dal CRA su invio ed in stretta collaborazione con i prescrittori e più in generale con i servizi che hanno in carico i casi, nella logica di un intervento personalizzato, modulare ed evolutivo.
La multi/inter-disciplinarietà
L'approccio globale alla proposta degli ausili prevede per sua natura l'interazione attiva fra ruoli e professionalità diverse, in cui i professionisti sono chiamati ad operare sia in modo separato (ma coordinato), sia in modo interdisciplinare, cioè attraverso interventi in cui siano coinvolti simultaneamente. La persona con disabilità è (solo od insieme alla famiglia) il protagonista primo del percorso ausili, parte fondamentale del team multidisciplinare. All'interno del CRA viene privilegiata la modalità operativa inter-disciplinare, per la sua efficacia: le prestazioni complesse (come la valutazione ausili) vengono svolte da équipes con professionalità nelle seguenti aree: sanitario-riabilitativa (fisioterapisti), socio-educativa (educatori, pedagogisti), tecnico-tecnologica (ingegneri, tecnici). Per quanto riguarda gli aspetti di accessibilità ambientale sono disponibili consulenze da parte di un geometra e di un architetto. L' équipe multidisciplinare del CRA opera in sinergia con i professionisti dei servizi che hanno in carico il caso (sanità, sociale, scuola,…).
Il concetto di "percorso ausili"
La proposta degli ausili complessi non è un atto episodico e puntuale, ma fa parte di un percorso che, partendo dall’esplicitazione del bisogno legato ad una situazione di disabilità termina con l'uso efficiente di soluzioni appropriate ed efficaci. Questo “percorso ausili” si deve armonizzare con i percorsi riabilitativi/sociali/occupazionali che fanno parte del progetto di vita della persona con disabilità. Spesso i centri dell’Area Ausili sono chiamati a supportare il percorso ausili ben oltre la fase della prescrizione, garantendo il necessario supporto fino a che le soluzioni tecniche di ausilio non siano utilizzate in modo efficace ed efficiente.
I Centri specialistici valorizzano e non sostituiscono i servizi di primo livello
Il ruolo dei Centri ausili è in parte ancora una novità nel panorama dei servizi. Il CRA è centro di secondo livello, perciò sono consulenti dei servizi territoriali ed ospedalieri, non certo alternativi ad essi: il CRA non prescrive ma consiglia gli ausili. Si lavora con attenzione allo sviluppo e alla sperimentazione di modelli e procedure di intervento, con diverse modalità di integrazione con le risorse del territorio, modulate secondo particolari tipologie di utenza. I modelli di intervento vengono continuamente messi a punto attraverso un confronto con i servizi sanitari, sociali ed educativi, nonché attraverso il confronto costante con le principali realtà analoghe italiane ed europee.
Il lavoro di rete
Il principio di lavoro in rete con i le realtà del territorio è insito nel DNA del servizio e si esprime a più livelli:
- sui casi, ricercando l'integrazione di competenze di professionisti;
- all'interno di Corte Roncati, attraverso lo sviluppo di prestazioni di valutazione integrate fra CRA e gli altri Centri che hanno competenze cliniche sulle patologie neuromotorie, cognitive e del linguaggio;
- sul territorio locale e regionale, collaborando direttamente con enti, servizi, istituzioni;
- a livello nazionale ed europeo attraverso la partecipazione a reti a carattere tecnico e scientifico.